Possiamo trovare in commercio piastre di pietra lavica per cucinare sia sul barbecue che su fuoco diretto e fornelli. Vediamo alcuni modelli utili e comodi.
Se ci conoscete bene sapete che a noi piace grigliare con qualsiasi cosa e tra le tantissime grigliate fatte in compagnia in giro per l’italia ci e capitato di provare e grigliare anche con le tanto amate e odiate pietre laviche
La pietra lavica, soprattutto la pietra dell’Etna é un accessorio antichissimo per permetterci di grigliare in modo naturale senza fiammate e fumo molesto con qualsiasi fonte di calore al di sotto!
Immaginatevi un bel fuoco a terra, quattro sassi per fare da rialzo e una pietra appoggiata sopra, abbiamo fatto una super postazione di griglia per dare quello che ci pare e ci piace.
Ricordo l’ultima volta che ho usato la pietra lavica, avevo a disposizione un camino da esterno per grigliare e dovevo fare panini con la salsiccia, come quelli zozzi del paninaro fuori dallo stadio! Un vero successone perché verdure e salsiccia si grigliano insieme insieme al grassetto che si scioglie rendendo tutto super succoso e super saporito! Un po’ come abbiamo fatto in questa ricetta (clicca qui)
Oltre a questo la pietra lavica é ottima perché accumula e rilascia in modo costante e uniforme il calore rendendo semplicissimo l’utilizzo!
Non confondete le piastre in pietra lavica con la pietra lavica presente in alcuni tipi di barbecue a gas! di quella ne parliamo in questo articolo
Perchè usare la pietra lavica per cucinare?
Noi non facciamo televendite ma raccontiamo le nostre esperienze quindi non staró qui a disti che la pietra lavica cucina in modo sano perché é antiaderente, non ci metti l’olio bla bla bla, noi i condimenti ce li mettiamo, la roba della dieta la lasciamo ad altri, noi GRIGLIAMO DURO!
Detto questo peró possiamo dire che per grigliare in modo semplice cibi molto grassi o delicati la piastra di pietra lavica é veramente comoda.
Premessa: la pietra lavica é uno spettacolo perche puó essere letteralmente scagliata sulle fiamme e rilascerá comunque un calore uniforme e omogeneo un po’ come le piastre in ghisa belle spesse ma senza il problema della rugine.
Pariamo dai cibi grassi: pancetta, braciole, salsicce schiacciate (si siamo anche bucasalsicce e non ce ne pentiamo affatto) hanno una perdita infinita di grasso il che ti fa impazzire come un matto a gestire le fiamme con il rischio poi che queste vadano a bruciare i cibi. I grassi ce li teniamo sulla piastra e insaporiranno il cibo mantenendolo oltretutto super succoso senza il rischio di bruciare con fiammate i cibi che oltretutto risulterebbero non del tutto salutari.
Per quanto riguarda i cibi delicati parlo principalmente di pesce, lasciando infatti la brace piú debole mantengo la pietra meno calda in modo da poter grigliare in modo ottimale pesce mantenedolo cosí bello morbido e succoso senza che il calore eccessivo vada a seccarlo. Ho provato a fare le bistecche di salmone, una bomba… ho provato a fare gli anelli di calamaro, da orgasmo!!! un filo d’olio, “spadellati” alla buona con una spolverata di Spog Rub, PROVARE PER CREDERE!
Ultime ma non meno importanti le verdure da grigliare! Scordatevi sbattimenti con verdure bruciate fuori e ancora crude, scordatevi l’incubo che quando le girate cadono tra le braci... diventerete l’idolo di tutte le ragazze presenti alla grigliata, NON MALE EH!
Consigli sull’utilizzo e operazioni da evitare
La pietra lavica nell’utilizzo é molto similie a una pietra ollare o anche alla piastra di sale rosa dell’Himaiaya, va scaldata bene, accumula calore e lo rilascia lentamente.
Abbiamo bisogno quindi un lento riscaldamento graduale. Non scagliatela tra le fiamme dell’inferno perché c’é il rischio che si crepi, ma una volta calda resiste anche alle altissime temperature! Se di buona fattura soprattutto quelle dell’Etna una volta in temperatura possono durare anche 30 minuti lontane dalla fonte di calore, non male se le volgiamo mettere sul tavolo per grigliare ogniuno la propria carne.
Il bello é che si puó utilizzare su fuoco diretto e con alte temperature : Fuoco diretto , Camino , Fornelli , vanno tutti benissimo!
Per l’utilizzo su fornello di casa meglio prima scaldare la piastra nel forno e poi metterla sui fuochi con uno spargifiamma.
L unica cosa che teme la piastra di pietra lavica sono gli sbalzi di temperatura!
Vietato mettere cibi congelati oppure buttare acqua fredda sulla piastra rovente
Un utilizzo alternativo della piastra in pietra lavica e come refrattaria per pane e pizza, non male avere uno strumento 2 in 1
Lavaggio della Piastra in pietra lavica
Per il lavaggio infatti bisogna aspettare che si raffreddi, lavarla con acqua calda e una spugna (non usate le pagliette di metallo). Una volta lavata e asciugata ungere leggermente con un velo di olio.
Se lo sporco é particolarmente incrostato si puó usare un mezzo limone o dell’aceto quando la piastra é ancora calda, questa operazione é utile anche se si passa da carne a pesce o viceversa per eliminare gli odori residui.
Non usare detersivi o altro di tossico perchè la pietra li assorbirebbe.
Modelli di piastre in pietra lavica che consigliamo
Non è che esiste un modello più figo di un altro in senso assoluto. Di base la qualità è la stessa , inteso come materiale utilizzato.
Ne cambiano il prezzo e il possibile uso se ha manici , canaline per i grassi ma soprattutto qui le dimensioni contano.
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Per cui prima di lanciarvi in un acquisto pazzo , prendete le misure del posto dove volete usarla (barbecue a gas , a carbonella o sui fornelli) e poi tornate qui a controllare i modelli!
Sempre fornite con certificato idoneità uso alimentare, a volte se fatte in Sicilia con un bel foglietto dove ci dicono che son fatte dalla lava dell’Etna.
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Una risposta
Buone informazioni. Grazie