Oggi non parliamo di carne!!!
Tranquilli… non siete capitati in un blog di griglia vegetariana, oggi parleremo sempre di proteine, soltanto che al posto di razzolare in verdi campi se ne stanno al fresco nell’acqua.
Parliamo quindi di pesce e in particolare di trote.
Siamo stati contattati dall’API (Associazione Piscicoltori Italiani) una realtà che si schiera in prima linea per far sì che troviate sulle vostre tavole il miglior pesce di allevamento attraverso una serie di protocolli di tutela per assicurare la qualità migliore, che poi vi spiegherò meglio.
Torniamo alle trote un pesce che molto spesso viene messo in secondo piano rispetto ai suoi amici d’acqua salata
Eppure la trota è un pesce ricco di tantissimi nutrienti, adatto a grandi e piccini, inoltre rappresenta una vera e propria eccellenza italiana, nelle nostre acque infatti se ne possono trovare in grandi quantità di tante specie diverse e tutte di altissima qualità sia selvatiche che di allevamento
Oltre ad essere molto buona è ricca soprattutto di Omega 3, vitamine D, B e C, di minerali come il selenio e lo iodio oltre al fatto che è povera di grassi saturi e colesterolo mentre abbonda di grassi monoinsaturi e polinsaturi che sono quelli che fanno bene!
Tutti questi nutrienti sono ottimi, come tutti sappiamo, per il cervello ma anche per il nostro cuore, quindi un buon bilanciamento tra la ciccia grassa e del buon pesce può sicuramente far bene alla nostra dieta da Grigliatori Duri!
No non siamo diventati dietisti di punto in bianco ma, come per il fatto che andiamo a ricercare la miglior ciccia da poter mangiare e soprattutto da servire a amici e parenti, riteniamo che sia sensato fare la stessa cosa con tutte le materie prime che intendiamo mangiare e grigliare.
Associazione Piscicoltori Italiani
La nostra chiacchierata con l’API ci ha aperto un vero e proprio mondo, perché diciamoci la verità, si è sempre dato per scontato che il pesce di allevamento fosse di qualità inferiore rispetto a quello pescato. Ci sbagliavamo!
L’acquacultura è un metodo di allevamento dove il pesce sta al primo posto.
In primis il pesce viene allevato nel suo habitat naturale per poter garantire una vita sana nel suo ambiente.
Viene nutrito con una dieta varia e sana, studiata apposta per poter garantire e far sviluppare al meglio tutti i principi nutritivi.
Oltretutto allevare in modo giusto e responsabile è una scelta ecologica importante perché si va a mantenere controllata la filiera.
L’attenzione alla salute e al benessere dell’ animale, alla sostenibilità ambientale e alla qualità e sicurezza del prodotto per il consumatore finale sono i pilastri fondamentali del sistema produttivo di acquacoltura italiana.
L’associazione piscicoltori italiani infatti ha un ruolo importantissimo in tutto questo perché opera proprio sul campo avendo come unico scopo quello di portare in tavola la miglior materia prima.
Questi prodotti li potete trovare facilmente nella grande distribuzione, quindi nei banchi pescheria dei nostri supermercati. La cosa importante è controllare le informazioni riportate sulle etichette e verificare che le nostre trote siano allevate in Italia di modo che rispettino tutti i criteri rigidi di allevamento e quindi che siano belle saporite, di ottima qualità e soprattutto sane.
Associazione Piscicultori Italiani si propone come scopo la tutela, lo sviluppo ed il consolidamento di tutte le attività di allevamento ittico sia in acque interne che in acque marine e salmastre.
Qui trovi tutte le informazioni: https://www.acquacoltura.org/
Seguili su Instagram: https://www.instagram.com/a.p.i.official/
e su Facebook: https://www.facebook.com/AssociazionePiscicoltoriItaliani
Quindi torniamo a noi!
Ci siamo armati di Trota Bianca e Trota Salmonata e ci siamo fatti 2 ricettine semplici semplici perché volevamo esaltare al massimo il sapore della trota.
Perfetto per le tue preparazioni di pesce
- Ingredienti:sale, pepe bianco muntok, aglio, scorza di limone essicata, aneto, pepe Szechuan
- 100% Naturale : Senza coloranti o altri prodotti chimici
- Peso: Confezione da 200 gr
- Allergeni: Aglio e cipolla contengono naturalmente anidride solforosa, può contenere tracce di sedano, senape e sesamo
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Trota bianca alla griglia
La prima ce la siamo grigliata in modo classico con l’aiuto del nostro Fish Rub
La pezzatura della trota bianca infatti è perfetta per questo scopo perché essendo di mezzo chilo circa è ottima da grigliare in modo classico e avere una cottura perfetta in poco tempo senza rischiare di bruciarla fuori.
Molto importante, infatti, nel pesce è non bruciare la pelle perché contiene molti elementi nutritivi che si trasferiscono alla carne durante la cottura. Se brucio la pelle vado a perderne la maggior parte.
Quindi abbiamo settato il barbecue per una cottura diretta non troppo intensa, accendendo circa mezza ciminiera e aggiungendola allo stesso quantitativo di carbone spento.
Nel frattempo, abbiamo preso la nostra trota, l’abbiamo pulita dalle pinne e abbiamo inciso la pelle.
Questa operazione ci servirà per riuscire a insaporire bene la polpa con il rub.
Cospargiamo bene con il Fish Rub sia l’interno che l’esterno del pesce in modo ben uniforme, abbondando nella parte interna della pancia.
A questo punto siamo pronti per grigliare!
Disponiamo la trota in cottura diretta (se avete una graticola per pesce sarà molto comoda per girare la trota senza rischiare di romperla)
Abbiamo anche voluto dare una lieve nota affumicata mettendo una manciata di Chips di Noce.
Rigiriamola più volte per controllare appunto che non si bruci e ottenere così una cottura perfetta.
Una volta raggiunti i 65 gradi di cottura interna la nostra bella trota è pronta e non ci resta che sfilettarla e servirla in tavola, magari accompagnata da una bella salsina fatta con olio, limone e Fish Rub.
All’assaggio troviamo una carne molto compatta, per nulla grassa come solitamente si pensa della trota e quella nota di fumo di noce gli ha dato una marcia in più. Non è una vera e propria affumicatura ma una piccola sfumatura che però ha fatto la differenza.
Filetti di trota iridea affumicati all’acero
Ora passiamo alla trota salmonata. Essendo di pezzatura molto più grande abbiamo deciso di sfilettarla per fare in modo che il sapore del rub e soprattutto l’affumicatura siano più intensi.
Il primo passo è sfilettare, sembra difficile (ma non lo è) e non preoccupatevi se non siete esperti o temerari potrete far fare questa operazione direttamente al banco pescheria.
Armati di coltello da sfilettatura andiamo a incidere la carne all’altezza delle branchie arrivando fino alla spina dorsale, dopo di che ruotiamo il coltello parallelo al tagliere e procediamo tagliando fino alla coda.
Rimuoviamo le lische, rifiliamo i bordi ed ecco che i nostri filetti sono pronti.
Una volta sfilettati procediamo con il Fish Rub, mettiamo una buona quantitá di fish rub sulla parte della polpa.
Prepariamo il barbecue per una cottura indiretta a 120/150 gradi e prepariamo un bel chunk di acero per affumicare.
Disponiamo quindi i filetti dalla parte opposta rispetto al carbone e chiudiamo il coperchio.
Affumichiamo e cuociamo i filetti di trota salmonata per circa 30/40 minuti arrivando a 62 gradi interni di cottura.
I filetti di trota possono essere serviti in più modi, possiamo creare delle creme da mettere su dei crostini, frullandoli insieme a ricotta e olio Evo oppure servirli in tavola belli caldi da gustare in modo naturale.
L’affumicatura all’acero risulta molto dolce e si sposa perfettamente con il sapore della trota salmonata e il nostro Fish Rub.